Sono Luca Colli, e sono un sognatore
Sono un ragazzo di pianura che voleva camminare sopra le nuvole.
Sono un bambino asmatico che sognava l’Everest.
Ora sono Alpinista, Atleta e Viaggiatore in terre lontane.
Ho scalato montagne in tutti i continenti in 21 spedizioni.
La mia storia inizia in un caldo pomeriggio d’estate del 1969.
Running Seven Summits
Estreme. Tempestose. Imprevedibili. Difficili.
Le Seven Summits sono le vette più alte di ogni continente.
Scalarle tutte rappresenta una delle imprese alpinistiche più epiche nel mondo alpinistico odierno.
In velocità direttamente dal campo base alla vetta
Senza supporto esterno contando solo sulle mie forze
Senza sci coprendo l’intero percorso a piedi
Senza ossigeno per raggiungere la vetta con la sola forza delle mani, delle gambe e del cuore
Secondo tutte le interpretazioni geografiche e geologiche non più sette vette, ma undici in tutto il mondo
Spedizioni
Il Mt. Elbrus in Caucaso, la mia prima grande Montagna fuori dall’Italia, nel 2009.
Poi Kilimanjaro, Kosciuzko e l’Australia, il Monte Bianco, le Ande dell’Aconcagua, i ghiacci del Denali in Alaska, la giungla di Papua e i suoi 4000.
Fino alla Grande Madre dell’Universo: l’Everest…

Cos'è quella forza che ci spinge a voler conoscere?
Cosa cerchiamo continuamente?
Non mi sono ancora dato una risposta.
Ma so che lassù trovo la mia pace.
Anche sul Tetto del Mondo.
Respirando l’aria sottile della Grande Madre dell’Universo.
I viaggi
Le mie spedizioni non sono state solo avventure personali, ma il punto di partenza per offrire esperienze indimenticabili a tutti.
ACONCAGUA | ARGENTINA
KILIMANJARO | TANZANIA
ELBRUS | RUSSIA
8848
La Dea Madre dell’Universo.
Il punto più alto del pianeta.
Il sogno più grande di ogni scalatore.
Gioia pura
Perché lo faccio?
Lo faccio per quei cinque minuti lassù: dove nessuno mi applaude e nessuno mi dà una medaglia.
Ma sono lì. Io sono lassù.
E quei cinque minuti, nessuno me li toglierà mai.
Tre “cose” indispensabili per viaggiare
1. Spirito di adattamento e la curiosità dei bambini
Ritrova la curiosità di quando eri bambino: tutto era nuovo ed ogni cosa una fantastica avventura. Non era importante dov’eri o con quale mezzo eri arrivato lì: tutto era scoperta e tutto aveva un valore particolare. Viaggiare ad occhi spalancati è l’esperienza più appagante che ci sia.
2. Un buono zaino, una buona tenda e buone scarpe
Materiali di buona qualità sono il requisito indispensabile per viaggiare “sorridendo”. Scoprire nuove terre camminando, scalando, dormendo sotto le stelle, significa anche confrontarsi con Madre Natura ed i suoi umori. Buoni materiali, in una giornata di pioggia o in una fredda notte in quota, fanno la differenza tra un’esperienza indimenticabile e una da dimenticare.
3. Occhi che sappiano guardare il mondo e mani pronte a
stringere altre mani
Quando viaggiamo non guardiamo soltanto ciò che ci circonda: soprattutto conosciamo. Culture, usanze, tradizioni, storie, leggende e miti. Viaggiare con mente aperta significa condividere anima e corpo con la terra che andiamo ad esplorare. Più il nostro orizzonte è piccolo e lo sguardo basso, più il nostro pensiero è stretto e limitato.
Rimaniamo in contatto!